Cascata delle Marmore

Celebrata già nell'Ottocento dai viaggiatori del Gran Tour e citata ancora prima da Virgilio e Dante Alighieri, la Cascata delle Marmore è uno degli scenari più spettacolari d'Italia e si colloca geograficamente nella Valnerina, area naturalistica nella parte sud-orientale dell'Umbria, al confine con le Marche. Dal nome della frazione di Marmore, il cui toponimo a sua volta deriva dalla presenza in loco di rocce simili al marmo bianco, la cascata offre uno spettacolo emozionante: una massa d'acqua impetuosa precipita con grande forza compiendo tre balzi, il primo dei quali a 120 metri di altezza, per un salto complessivo di 165 metri, il più alto d'Europa.
La spumeggiante massa blu e bianca delle Marmore, altro non è che l'acqua che scorre nel torrente Velino - maggior affluente del Nera e subaffluente del Tevere - che qui compie il suo grandioso salto, anche se non del tutto naturale. I primi interventi di deviazione del corso del Velino risalgono al 271 a.C su volontà del console romano Curio Dentato al quale sono succeduti, nel corso del secoli, insigni architetti autori di altri interventi importanti, i più incisivi dei quali nel XVII e XVIII secolo. Oggi la cascata è controllata artificialmente dalla vicina centrale idroelettrica del Galleto che aumenta, diminuisce o cessa la portata d'acqua in base a precise disposizioni. La cascata può essere ammirata dai visitatori nel pieno della sua attività solo in orari e periodi prestabiliti e dietro il pagamento di un ticket (la cascata è in funzione per un paio di ore al giorno e per un intervallo poco più ampio nei festivi). L'accesso al Parco naturale in cui è inserita, è invece ben più generoso, benché anch'esso regolato da orari e giorni e con la possibilità di aderire a escursioni guidate.
Ambiente e fauna
L'ambiente vegetale e animale che circonda la Cascata delle Marmore è molto ricco e vario. Felci, licheni, muschi e alghe sono l'habitat naturale di insetti, anfibi e uccelli, spesso rari e in alcuni casi endemici, come la Motacilla Cinerea, uccello insettivoro dal piumaggio nero e giallo, e il Merlo acquaiolo che nidifica proprio lungo i corsi d'acqua. La biodiversità del Parco della cascata le vale il riconoscimento di Sito di Interesse Comunitario (SIC) e Zona di Protezione Speciale (ZPS). Questa ricca area regala inoltre affascinanti escursioni nel verde, da vivere lungo sei sentieri dai nomi balsamici, come "anello della ninfa" e "incontro delle acque".
Punti panoramici
Esistono due osservatori principali da cui ammirare la Cascata delle Marmore, raggiungibili percorrendo, a partire da Terni, due diverse strade appositamente segnalate: il Belvedere inferiore e il Belvedere superiore, situate a quote differenti. Imboccando un tunnel scavato nella roccia, si arriva invece al Terrazzino degli Innamorati, un punto incastonato all'interno alla cascata, da cui sfiorare l'acqua con la mano. Altro osservatorio privilegiato è il Loggiato della Specola da cui, spesso, si può intravedere, tra i flutti in caduta libera e il vapore acqueo, un magnifico arcobaleno e magari, con la fantasia dei più piccoli, il Pastore Velino e la Ninfa Nera, protagonisti della leggenda della cascata.
Come arrivare
In auto: percorrere la A1 e uscire a Orte, continuare sul raccordo fino a Terni-est e seguire le indicazioni per Valnerina. Oppure percorre la A14, proseguire sulla E45 fino a Terni-est e di nuovo seguire le indicazioni sopraccitate.
In treno: la stazione di Terni, sulla linea Roma-Terni, è quella più vicina per raggiungere la cascata dopo soli 10 minuti di auto.
In aereo: l'aeroporto più vicino alla cascata delle Marmore è quello di Fiumicino (Roma) e quello di San Francesco d'Assisi (Sant'Egidio, Perugia)