Parco del Monte Cucco

Il Parco Regionale del Monte Cucco, istituito nel 1995, si sviluppa per quasi 10.500 ettari nell'area appenninica umbra, al confine con le Marche. L'area del Parco – compresa nei Comuni di Fossato di Vico, Sigillo, Scheggia, Pascelupo e Costacciaro, tutti in provincia di Perugia – accoglie le vette più alte, insieme ai Monti Sibillini, dell'Appennino umbro-marchigiano dove la cima più elevata è rappresentata del Monte Catria (1707 m) mentre il Monte Cucco, a cui il parco deve il nome, svetta fino a quota 1566 m.
La particolarità di quest'area di grande valenza naturalistica, risiede soprattutto negli strati calcarei delle rocce. Qui, in modo più evidente che altrove, emerge infatti la storia geologica d'Italia e, in generale, le tappe dell'innalzamento della Terra da Tetide, l'Oceano che centinaia di milioni di anni fa divideva l'Africa da Europa e Asia. Il Parco presenta un paesaggio aspro con pareti rocciose a strapiombo e profonde incisioni fluviali. Grotte carsiche, cunicoli sotterranei che conducono a bacini di acque meteoriche e voragini che sprofondano per chilometri e chilometri, regalano al visitatore un impressionante spettacolo naturale, tanto da far dubitare di essere in un paesaggio appenninico. La particolare geologia del Parco si deve allo scontro tra zolle continentali che qui più che hanno lacerato la crosta terrestre. Tra le fratture carsiche si insinuano corsi di acqua limpida come il Rio Freddo e il Rio delle Prigioni, i due principali fiumi perenni d’alta quota dell’Appennino umbro-marchigiano.
La carta dei sentieri del parco presenta svariate possibilità, spesso dai nomi allettanti come l'Itinerario dello Spirito. Il territorio protetto dall'ente include infatti anche mirabili eremi e abbazie come quella di Santa Maria di Stiria (1014), alle falde del Monte Cucco. Il territorio del Parco si presta inoltre a numerose attività all'aria aperta: non solo mountain bike e trekking, ma anche pesca sportiva, ippoturismo, parapendio e il nordic walking, la camminata effettuata con bastoncini che coinvolge ogni muscolo del corpo.
Ambiente e fauna
La flora del Parco si presenta molto lussureggiante grazie alle abbondanti precipitazioni. In questa parte di dorsale appenninica si alternano prati, boschi di faggi secolari, di aceri, lecci e castagni oltre a qualche sparuto abete bianco, alberi d'alto fusto che in primavera fanno ombra ad anemoni, gigli rossi e campanule e anche a ranuncoli, viole e orchidee selvatiche. Tra le cime ricoperte di prati di graminacee e i fondovalle riparati da pioppi e olmi, vivono, tra gli altri, istrici, lepri e volpi oltre a caprioli e daini. Picchi, upupe e civette popolano invece i cieli insieme a poiane e falchi pellegrini. Habitat naturale per pipistrelli sono invece le scure e profondissime grotte.
La Grotta del Monte Cucco
La Grotta del Monte Cucco mostra uno scenario naturale tra i più rari in Europa e si annovera tra i sistemi ipogei più studiati al mondo. La grotta di compone di un dedalo di gallerie e cunicoli che raggiungono i 1000 m di profondità e si sviluppano per 30 Km in un susseguirsi di formazioni calcaree dalle forme più scenografiche. Il Parco organizza su prenotazione escursioni nelle viscere del Monte Cucco, tra stalattiti e stalagmiti e con apposita attrezzatura. E in più, i bambini avranno la possibilità di partecipare a laboratori didattici nel Museo dedicato e sempre interno al Parco - precisamente in località Pian di Monte (Sigillo) da cui partono anche le escursioni – così da calarsi, almeno per un giorno, nei panni di uno speleologo.
Come arrivare
In auto: Percorrere la SS3 Flaminia se si proviene da Roma, la SS76 da Ancona, la SS318 fino a Branca di Gubbio se si viene da Perugia e poi proseguire sulla SS298 Pian d'Assino e percorrere la E45 fino a Montecorona se si viene da Cesena.
In treno: la stazione più vicina la parco è quella di Fossato di Vico-Gubbio.